Quest’anno ha preso una piega un po’ particolare, ne sono successe di tutti i colori primo su tutti il COVID-19.
Nonostante ciò e guardando il risvolto positivo, i mesi di aprile e maggio ci hanno regalato delle giornate spettacolari, calde e ricche di sole.
Per questo motivo e per il fatto che ho trascorso a casa parecchio tempo, ho deciso di dare il via al mio primo orto ed in questo articolo voglio raccontarvelo.
Premetto che parto avvantaggiata in materia, sono cresciuta con dei nonni spettacolari che ho sempre visto trascorrere e dedicare giornate intere nel loro regno: l’orto.
Attualmente vivo in pedemontana e nel mio giardino non era mai stato piantato nulla se non qualche albero, quindi la terra che ho sfruttato per il mio primo orto era ben fertile (e, cosa di vitale importanza, era della giusta consistenza — informatevi se il vostro terreno è ideale per coltivazioni di questo tipo, prima di piantare, altrimenti farete un buco nell’acqua —).
Inoltre, avrei voluto e dovuto parlarvene prima del mio primo orto perché, a causa del maltempo, martedì 21 luglio 2020 una violenta grandinata con vento annesso ha distrutto parte delle mie coltivazioni riducendo di molto la produzione di ortaggi.
Le cose da dire sono veramente tante, proverò a condensarle il più possibile promesso!
Il mio primo orto: l’inizio
Tutto ebbe inizio l’8 maggio 2020; sono andata al negozio di piante con la mia nonna ed ho acquistato:
- due piccole piantine di basilico a foglia larga, che avrei dovuto trapiantare in un vaso o su terra la settimana successiva all’acquisto o quando sarebbero cresciute,
- un pomodoro ciliegino, che avrei potuto trapiantare subito perché era già grande.
Una volta arrivata a casa ho deciso di andare a prendere anche del terriccio (abbastanza grezzo e dal basso costo, per provare a vedere cosa sarebbe accaduto), mentre la mia nonna mi ha dato dello stallattico pellettato (concime naturale) e del concime granulare (palline blu).
Dopo qualche giorno ho deciso di piantare su vaso una trentina di semi di zucca marina (inconsapevole del fatto che sarebbero nate effettivamente tutte le 30 piantine) ed ho acquistato le seguenti piantine:
- due zucchine classiche (nere di Milano),
- un broccolo romanesco,
- un broccolo scuro classico,
- due pomodori datterini.
Ho adottato anche: una pianta di sedano bianco (delicatissima), una costa ed una pianta già grande di pomodorini datterini.
Verso fine giugno ho piantato anche dei semi di anguria e dei semi di limone, anche se questi ultimi non hanno portato grossi frutti.
Attenzione: è importante informarsi quando piantare (e trapiantare) le piante perché potrebbe accadere di piantare qualcosa e non vedere germogliare nulla!
Il trapianto
Dopo aver acquistato il secondo lotto di piante ho deciso di trapiantarle tutte su terra, grazie anche all’aiuto del mio ragazzo, nonostante il venditore mi avesse detto di aspettare qualche giorno e di farle ambientare alle temperature fuori dalla serra (mi aveva consigliato di tenerle dentro di notte e lasciarle fuori di giorno ma così non ho fatto).
Il clima verso metà maggio era già caldo e le dimensioni dei rametti erano di circa 10-20cm per pianta.
Per quanto riguarda il basilico e le zucche marine, ho deciso di aspettare che raggiungessero almeno 5cm di altezza prima di metterle su terra.
Ho trapiantato tutto su terra (e m’è andata bene!) ad eccezione del basilico, che ho interrato su un vaso più grande, e la pianta di datterini che ho adottato perché era già grande e l’ho lasciata sul suo vaso.
Nota importante: prima di trapiantare, ho preparato e mosso il terreno aiutandomi con l’uso di una piccola zappa doppia ed ho rimosso tutte le erbacce.
Il trapianto non è stato complesso; abbiamo creato vari buchetti su terra, ognuno della dimensione del vaso di ciascuna piantina, ci abbiamo messo dello stallattico pellettato ed il concime granulare, poi abbiamo interrato le piantine.
Cosa molto importante, prima di posizionare ciascuna piantina, vanno prese le misure per dare la giusta distanza tra una pianta e l’altra; per esempio, le zucchine crescono molto, specie in larghezza, e lo spazio tra l’una e l’altra deve essere di almeno 50-60cm.
Lasciando meno spazio del previsto, la pianta che cresce di più va a sovrastare quella accanto, lasciandole poco margine di respiro, manovra per la crescita e la conseguente produzione di ortaggi.
In aggiunta, una volta trapiantata la pianta copritele bene la base con della terra perché, crescendo, l’annaffiatura appiattirà il terreno e le radici tenderanno ad emergere. Questa procedura serve anche a tenere ben salda la pianta quando c’è vento.
Come potete vedere, per evitare che crescendo il pomodoro vada un po’ ovunque, è buona prassi munirsi di pali alti dove far arrampicare i rami più spessi della pianta. La pianta seguirà il palo e crescerà dritta (per legare i rami al palo, va benissimo un filo da cucina o, ancor meglio, un filo per legature in PVC).
Le Prime Settimane
Per le prime settimane, fin tanto che le piantine sono piccole, bisogna annaffiarle alla base tutte le sere (quando il sole è tramontato) o tutte le mattine all’alba.
Oltre all’acqua, saltuariamente è utile aggiungere una quantità più o meno generosa di concime granulare; le palline blu andrebbero disciolte in acqua ma io ne metto sempre una manciata alla base della pianta che, non appena verrà annaffiata, scioglierà le palline.
Anche lo stallattico va aggiunto se le piantine l’hanno consumato tutto (si scioglie meno facilmente); in particolar modo, le zucche vanno ghiotte di stallattico pellettato. È buona norma non fargliene mai mancare.
È molto importante non abbeverare le piante nelle ore più calde né versare acqua sulle foglie durante il giorno, altrimenti queste si bruceranno.
Il Mantenimento
Vi racconto come mantengo in vita il mio primo orto.
Spero non ci siano errori e vi prego di segnalarmi qualsiasi inesattezza al fine di tramandare, a chiunque legga questo articolo, un corretto modus operandi per il mantenimento delle piante ed evitare danni/traumi alle stesse.
L’Acqua
Il mantenimento basico degli ortaggi procede come il mantenimento nelle prime settimane solo che al posto di dare da bere tutte le sere/mattine, l’acqua va data meno spesso.
L’unica eccezione è per gli ortaggi in vaso (e gli ortaggi in vaso in generale), perché crescendo hanno bisogno di nutrimento; personalmente verso circa 1LT e 1/2 di acqua ogni sera al vaso di pomodoro (al più, se è troppa esce dai buchi inferiori del recipiente).
È importante che le piante si mantengano in salute; se le foglie si afflosciano, significa che la pianta ha caldo ed ha bisogno di acqua (generalmente, vuol dire che la pianta ha sete).
Quando noto che le coste o il sedano bianco sono afflosciati, nonostante ci sia il sole, verso loro un po’ d’acqua sulla terra affinché si riprendano (questo accade perché le radici non trovano l’acqua/la terra non è sufficientemente bagnata).
Attenzione però a non dare troppo da bere; il basilico, per esempio, non ha bisogno di tantissima acqua e dargliene troppa fa marcire le radici.
Inoltre, l’acqua sarebbe meglio se fosse ferma: vi spiego, l’acqua del rubinetto contiene sostanze come il calcare, se date dell’acqua con una quantità di calcare eccessiva alle piante, queste ultime avranno delle foglie con il morbillo argentato (ossia, le foglie presenteranno delle chiazze chiare) come se avessero una malattia!
Per evitare ciò, preparate delle bottiglie di acqua giorni prima all’annaffiatura cosicché le sostanze si depositino sul fondo del recipiente e non vadano sul terreno.
Cosa piace alle piante?
Come già scritto in precedenza, alle piante piace il concime: sia quello granulare, da usare spesso, che quello pellettato (questo piace in particolar modo alle zucche).
Oltre a ciò, alle piante degli ortaggi piace anche la cenere della legna perché è ricca di potassio (ideale soprattutto per le zucche), elemento utile alla formazione di bulbi, tuberi e della parte legnosa della pianta. Quando ne ho, la metto alla base della pianta e, mano a mano che la annaffio, si dovrebbe disciogliere.
Anche l’azoto ed il fosforo sono elementi da non far mai mancare alle piante, generalmente si trovano nel concime.
Il Verderame
Mi è capitato di notare che le foglie di una zucchina, piuttosto che del broccolo, fossero di colore verde chiaro; ho creato una soluzione di acqua ed un pizzico (ma veramente poco) di verderame (un fungicida rameico per combattere e prevenire le infezzioni di funghi) da nebulizzare con uno spray sulle foglie.
Solitamente, nelle confezioni è scritta la percentuale di acqua e di verderame da usare.
I Parassiti
Per quanto riguarda le piante aromatiche, come il basilico, e per la piantina di coste ho utilizzato del sapone molle 100% naturale per combattere colonie di insetti, quali afidi e parassiti di vario genere, nebulizzato sia sopra che sotto le foglie.
Ho preso quello della CIFO ma consiglio i flaconi di sapone molle concentrato biologico da litro da diluire nell’acqua perché sono più convenienti.
Un rimedio naturale che ho letto ma non ho provato è quello di mettere degli spicchi d’aglio nel terreno in prossimità delle radici, grazie al suo odore pungente ed alle proprietà antibatteriche tiene lontano insetti e parassiti.
Potare Le Piante
Un’altra cosa importante per mantenere le piante rigogliose è la potatura; è necessario tagliare i rami secchi e le foglie gialle affinché la pianta respiri meglio.
Per esempio, quando raccolgo i fiori di zucca taglio il gambo del fiore alla base del tronco più grosso per evitare che la pianta perda energie per nutrire quel ramo inutilmente e per farla respirare meglio.
Per quanto riguarda i pomodori, invece, è importante che, durante la loro crescita, vengano tagliati quei “germogli ascellari” improduttivi, al fine di privilegiare i rami che portano fiori dunque frutti (questa operazione è detta “sfemminellatura”).
Altra cosa da sottolineare, se si hanno piante a terra bisogna rimuovere le erbacce che crescono attorno perché si mangiano tutto il concime.
Per quanto riguarda il basilico, è utile rimuovere i semi all’apice dei rami affinché la la pianta sia sempre rigogliosa e ricca di foglie.
Legare le piante
Come vi avevo già accennato prima, il pomodoro va legato affinché cresca in altezza.
Un altro aspetto da considerare, sempre sul pomodoro, è che quando cresce i suoi rami diventano lunghi, lunghi ed i suoi frutti vengono coperti dalle mille foglie profumate.
Affinché tutti i frutti prendano il sole e non tocchino terra, con uno spago da cucina ho legato ciascun ramo lungo della pianta al palo di legno dove vado a legare il ramo principale.
Lo stesso procedimento l’ho applicato alle zucche, per evitare che andassero ad invadere la proprietà del vicino.
Smuovere la terra
Dulcis in fundo, è necessario smuovere spesso il terreno (con l’uso di una piccola zappa) per evitare che si formino zolle secche di terra e per favorire gli agenti atmosferici nel miglior mantenimento della stessa.
Quando raccogliere i frutti?
La cosa più soddisfacente è quella di raccogliere i frutti prodotti dalle nostre piante.
Per quanto riguarda gli ortaggi, a differenza di altre piante (come il ciliegio, il susino, il fico, il pero etc), l’estate è il periodo ideale per la raccolta; le mie zucchine sono in produzione dall’inizio di luglio mentre i miei pomodori sono quasi tutti verdi per ora (quest’anno va così).
Ho già colto un broccolo (ne fa uno per pianta), qualche gambo di sedano ed alcune coste.
Le zucche sono nate da poco (potrò raccoglierle in autunno, se il clima vorrà) ma ho raccolto tantissimi bouquet di fiori di zucca.
Attenzione: le zucchine quando perdono il fiore si possono raccogliere poiché, una volta tolto il fiore, non crescono più.
Se volete prendere dei fiori di zucca (nelle piante di zucchina) prendete i maschi, che sono quelli con il gambo sottile, e lasciate che i fiori femmina (quelli attaccati alla zucchina) cadano da soli.
Le zucchine potete coglierle quando vi sembrano pronte (non è mai un errore raccoglierle troppo presto), più crescono più diventano amare e piene di sementi.
La Grandinata
Purtroppo il 21 Luglio 2020, a causa degli sbalzi termici (di giorno la temperatura supera di 30° con caldo afoso), verso le 17 c’è stata una violenta ed improvvisa grandinata con vento annesso che ha distrutto parecchie coltivazioni (non solo le mie ma anche quelle dei vicini).
Le strade del centro del paese in cui vivo si sono trasformate in torrenti ed i tombini non riuscivano più a contenere l’acqua, un disastro in pratica.
Poiché, come avrete visto dalle foto, le mie zucche non sono riparate da alcun muro (a differenza dell’altro orto), il maltempo ha praticamente brasato foglie e rami, riducendo tutto in poltiglia. Probabilmente con una protezione anti-grandine, avrei potuto salvare qualcosa ma non avendo in previsione un orto versione 2.0, non avevo predisposto nulla.
Fortunatamente si sono salvate la maggior parte delle zucche, per il fatto che stanno crescendo lungo la ringhiera protette dai rami della siepe, ma sono tutte ammaccate.
Non me la sento di pubblicare la foto con i remasugli delle zucche perché fa impressione, a me piace ricordare le mie principesse così.
La zucca più bella che ho, prima e dopo la grandinata.
Consigli sugli acquisti
Come avrete potuto notare, non ho acquistato nulla di particolare per il mio primo orto se non i seguenti prodotti:
- concime granulare in palline blu,
- concime stallatico pellettato,
- terriccio universale,
- sapone molle per parassiti (facoltativo),
- verderame,
- guanti da giardinaggio (facoltativo),
- felco 2 forbice per potatura universale (facoltativo),
- piccola zappa doppia,
- filo per legature in PVC (facoltativo).
Per quanto riguarda le bottiglie, vi basterà prendere delle bottiglie d’acqua vuote che non utilizzate, le riempite di acqua del rubinetto e le tenete da parte per qualche giorno prima di utilizzarle.
Per il concime granulare ed il terriccio universale biologico, vi consiglio di recarvi al Lidl (specie se siete alle prime armi); le palline blu costano 3.99€ per 2.5Kg, sono simili a quelle di Compo, mentre il terriccio universale costa 1.89€ di 20LT (è grezzo, lo so, dentro ci troverete di tutto, compresi pezzi di legno, e non assorbe bene l’acqua quanto altri terricci ma è ideale per esperimenti o per il primo orto anche da mescolare con altro terriccio — se vi interessa, viene prodotto da Vigorplant —).
Anche la piccola zappa doppia la potete trovare al Lidl nella settimana del giardinaggio a prezzi convenienti (ed è davvero di buona fattura, ottima per il primo orto).
Consiglio comunque di fare un giro nei negozi di giardinaggio, in quanto potrebbero avere prezzi migliori che online, in particolar modo da Leroy Merlin.
Il costo di ciascuna piantina è davvero irrisorio (per non parlare delle zucche o angurie, vi basterà lasciar seccare i semi all’interno di una zucca/anguria per piantarli il prossimo anno) ma le soddisfazioni che regalano queste piantoline sono davvero tante!
Prossimamente aggiungerò aggiornamenti in merito alla produzione del mio primo orto!
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Aggiornamento 1 Agosto 2020
Come promesso, vi aggiorno sulla situazione!
Ho dovuto togliere la pianta del cavolo romano, ortaggio compreso, perché non aveva un bell’aspetto; aveva tutte le punte di un colore violaceo.
In compenso, hanno preso il suo posto le angurie; ho provato a trapiantare il vaso di angurie che sembrano essere felici e ridenti su terra!
Le piante delle zucche stanno facendo nuove foglie e si stanno pian pianino riprendendo anche se una zucca l’ho dovuta toglie perché era diventata tutta gialla e stava marcendo.