Conosci la piattaforma TextPlace, la quale ti permette di guadagnare online scrivendo articoli? Sei alla ricerca di una recensione di TextPlace che sia oggettiva e motivata? Beh, se vuoi delle risposte in merito, le troverai proprio in questo articolo!
Di recente ho parlato anche della piattaforma Melascrivi, una piattaforma Made in Italy ‘paid to write‘ per la creazione di articoli e recensioni, di conseguenza mi è sembrato corretto parlarvi e farvi scoprire anche TextPlace.
Che cos’è TextPlace?

TextPlace è una piattaforma Made in Italy, creata dal sito “La Legge per Tutti”, che ti permette di scrivere articoli per altri siti e riviste su argomenti quali: salute e benesse, tecnologia, economia e finanza, cultura e società, cibo, diritto e fisco.
Come per Melascrivi, è ideale per chi nel tempo libero vuole scrivere qualche articolo e guadagnare qualcosa.
A differenza di Melascrivi, su TextPlace si possono scrivere articoli sia come ghostwriter (letteralmente ‘scrittore fantasma’, ossia uno scrittore pagato per scrivere ed, una volta pubblicato l’articolo, i diritti e la firma passano in mano ad un’altra persona o alla redazione del sito/giornale/rivista) che con la propria firma, quest’ultima pubblicata sotto all’articolo nel sito che ha richiesto quei post.
Inoltre, su TextPlace non si viene pagati esattamente per parola come accade su Melascrivi, ma si viene pagati per articolo (ad esempio, 20€ per 10mila battute – che sono circa 1600 parole).
Similmente a Melascrivi, gli editori che commissionano gli articoli possono appartenere a qualsiasi sito o giornale.
Come funziona TextPlace?
Il funzionamento di TextPlace è molto semplice e l’interfaccia lato utente è molto intuitiva, però per poter iniziare a lavorare bisogna prima effettuare la registrazione, che è completamente gratuita.
Una volta iscritto, avrai la possibilità di selezionare uno o più “Articoli Disponibili” nella tua area, ma non potrai subito scrivere articoli per tutte le categorie perché: “Salute e Benessere”, “Tech”, “Economia e Finanza”, “Diritto e Fisco” e “Food” richiedono un articolo di prova di almeno 5mila battute (circa 84 righe con un qualsiasi editor di testo – circa 800 parole) non retribuito ed, una volta scritto, rimarrà di tua proprietà.
Ultimati gli articoli di prova inerenti alle categorie di tuo interesse, ci sarà un editore che li correggerà e decreterà una valutazione:
- esito positivo: vorrà dire che gli articoli di prova sono stati fatti bene e sono stati approvati. In questo caso, sarai abilitato a scrivere articoli per quella determinata categoria e, se gli articoli andranno bene, verrai retribuito;
- se gli articoli risulteranno copiati o violeranno le condizioni della piattaforma, il tuo account verrà disattivato;
- altrimenti, se gli articoli non saranno fatti bene, non potrai scrivere un altro articolo di prova per quella determinata categoria né scrivere articoli interenti a quell’argomento.
Inoltre, semmai la prova non dovesse andare bene, non verranno comunicati i motivi del perché non è andata bene (n.d.r. non la trovo molto giusta questa cosa).

Si possono trovare anche articoli disponibili che non richiedono alcun testo di prova, come quelli inerenti alla categoria “Cultura e società”.
Una volta scelto il titolo di un articolo disponibile, lo si può prenotare e si può procedere con la stesura del corpo vero e proprio (si possono prenotare fino a tre articoli contemporaneamente). Chiaramente, ogni articolo ha un piccolo ‘brief‘, ossia una breve documentazione che riassume le richieste del committente, che deve essere rispettato e dal quale prendere spunto per la creazione del contenuto.
Il brief è consultabile in qualsiasi momento e rimane disponibile fino alla consegna dell’articolo stesso.

Dopo aver letto attentamente il brief, si può partire con la stesura nella sezione “Scrivi Articolo”, dove comparirà un’apposita finestra con una grande casella di testo per inserire il corpo dell’articolo. Sarà compito dell’autore del testo scegliere sia snippets che parola chiave.
In questa finestra, sono inoltre presenti: il contatore con il numero di battute scritte, che diventa verde una volta raggiunta la soglia minima di battute richieste, una casella di testo per scrivere un messaggio all’editore e, una volta consegnato l’articolo, eventuali commenti e correzioni da apportare da parte dell’editore.

Una volta ultimato l’articolo, si può scegliere se inviarlo o, se non sei riuscito a completarlo per tempo o hai cambiato idea, ritirare l’offerta (e dare la possibilità a qualcun altro di prendersi carico di quel determinato articolo). Ovviamente, se decidi di cancellare l’ordine, puoi farne quel che vuoi del testo e puoi scegliere anche di pubblicarlo altrove a nome tuo.

Consegnato l’articolo, quest’ultimo entrerà in lavorazione e verrà corretto, nell’arco di breve tempo, dall’editore che l’ha commissionato.

Se l’articolo verrà accettato, verrà accreditata la remunerazione dell’articolo al tuo saldo e, una volta raggiunta la soglia minima di 50€, lo potrai risquotere. Come dichiarato sul sito, i pagamenti vengono effettuati alla fine del mese.
La mia esperienza su TextPlace
Quando mi sono iscritta nella piattaforma, ho avuto l’opportunità di scrivere un articolo bypassando gli articoli di prova, perché apparteneva alla categoria “Cultura e società”.
Mi sono prenotata un articolo per tale categoria col titolo di “Le migliori app didattiche per i vostri tablet e smartphone” e mi sono subito messa al lavoro per consegnarlo entro i tempi stabiliti dall’editore.
Gli articoli disponibili quando mi sono registrata io, erano tutti per il sito “La legge per tutti”, ossia per i creatori della piattaforma.
I commenti
Una volta creato l’articolo di 10mila battute, controllando che soddisfasse i requisiti anche nell’ottica SEO, l’ho consegnato e, nell’arco di 2-3 giorni, ho ricevuto un messaggio con le relative correzioni da fare.
I commenti erano tutti inerenti a: grammatica, refusi, virgole anziché punti e virgola a fine liste. Ho così deciso di editare l’articolo e riconsegnarlo.
Dopo la prima ri-consegna, nell’arco di 2-3 giornim ho ricevuto un altro messaggio con ulteriori commenti di modifica, che ho deciso di ultimare. Dopo altri 2-3 giorni, ricevo un terzo messaggio con altri commenti di correzione ed a quel punto ho deciso di abbandonare l’articolo, perché mi ero stancata di correggere virgole e punti per soli 20€.
Il gioco vale la candela?
Chi è copywriter sa bene quanto ci si impiega a creare un articolo da 500-1000 parole e sa anche a qual’è il suo valore. Scrivere un articolo da 1600 parole richiede un certo tempo, una certa conoscenza ed informazioni, se si comincia a perdere troppo tempo su punti e virgola e refusi, va via una giornata!
Per questo motivo, scrivere un articolo da 10mila battute per 20€, se inizialmente pensavo fosse allettante, ben presto mi ha fatto perdere l’entusiasmo, soprattutto per quelle continue correzioni da apportare.
Ma c’è anche qualche aspetto positivo
Dal mio punto di vista e per certi aspetti, scrivere su TextPlace l’ho trovata una gran perdita di tempo perché sono troppo pignoli (probabilmente perché gli articoli devono essere di un certo livello, visto dove potrebbero essere pubblicati e la mole di pubblico a seguito), ma a molti ciò non potrebbe fare né caldo né freddo ed anche tu ti ci potresti trovare bene!
Di contro, sono molto contenta di aver provato TextPlace perché ritengo sia un’ottima palestra: mi spiego, è utile perché c’è qualcuno, che può anche essere definito come molto pretenzioso, che corregge gli articoli e ti dice cosa e perché sbagli (sugli articoli non di prova, sia chiaro), anche se non è questo lo scopo del sito. Tali correzioni sono molto utili e ti assicuro che, dopo aver ricevuto un bel po’ di feedback, certi errori non li commetterai più.
Ad ogni modo, l’articolo che ho scritto per TextPlace è stato riadattato e pubblicato su Squerz e lo puoi trovare in questa pagina.
Immagini: Sergey Zolkin (in copertina) | Thom Milkovic (prima foto interna).