Essendo appassionata di musica anni 70/80 ed, in particolare, del genere Funk, appena ho sentito parlare di “Future Funk” e musica Vaporwave, mi si sono alzate le antennine!
Le informazioni legate al genere musicale Future Funk e Vaporwave sono poche nel web ed ho deciso di parlarne proprio per questo.
Vi assicuro che gruppi come Futurecop!, Miami Nights 1984 ed FM Attacks (per chi conosce il genere, siamo sul synth/new age anni 2010 c.a.) hanno solo aperto la strada e sono blandissimi in confronto.
L’origine della musica Vaporwave e del genere Future Funk
Tutto cominciò nell’estate del lontano 2010, quando nacque la musica Vaporwave: genere musicale, nonché corrente estetica, “figlio” del genere dance indipendente e musica generalmente elettronica (creata essenzialmente con sintetizzatori e campionatori).
È un genere interessante dal punto di vista sintomatico; è stato interpretato come critica e parodia della società consumistica della cultura anni 70/80 ed il genere new age, cercando, però, di conservarne il gusto estetico, che trasuda una certa nostalgia verso quel periodo, richiamandone forme, colori e stile.
Musicalmente parlando, si tratta di brani presi e rivisitati degli anni settanta, di stampo principalmente smooth jazz, lounge e synth pop.
Per la parte visiva invece, le illustrazioni sono caratterizzate da colori accesi (come il fucsia, il verde acqua/azzurro ed il viola) che richiamano l’epoca anni 80, con inserimenti molto naïf.
Per quanto riguarda il Future Funk invece, è nato nel 2012 ed è fratellino minore del Vaporwave, con un tocco più “calmo” ed elettronico, con un tono decisamente più funk, disco e frizzante (tra i due, è quello che preferisco di più).
L’arte vaporwave
Infatti, l’arte vaporwave utilizza in grande quantità collage, per la realizzazione di gif, video ed illustrazioni formate da particolari ritagli di immagini di strumenti tecnologici anni 90/inizio 2000, statue greche, palme, pixel e videogiochi (come l’atari), droghe, tramonti e riferimenti alla cultura giapponese (tra cui molti cartoni animati).

Sul Dummy Magazine, un magazine che supporta la miglior nuova musica “around the globe”, Adam Harper, ha richiamato il termine “vaporware” come rievocazione di un passaggio del Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx del 1847/48, il libro commissionato dalla Lega dei comunisti per esprimere il loro progetto politico.
Specificatamente fa riferimento alla citazione “tutti i solidi si sciolgono nell’aria” (Marx, con questa frase, si riferiva alla borghesia, nella quale verrà dissolto tutto il potere rivoluzionario del capitalismo e la modernizzazione).
Ma l’interpretazione di questo genere vaporwave è molto soggettivo, altri lo definiscono come l’ “attuale punk digitale”, riferendosi al fatto che la musica riprodotta viene “rubata” da altri, per poi reinterpretarla con messaggi letterali brevi, minimali e incisivi, proprio come nel genere punk.
Dove ascoltare Vaporwave e Future Funk?
I brani di genere vaporwave non hanno un singolo luogo di produzione, ma arrivano da ogni dove e vengono condivisi e fatti conoscere grazie alle piattaforme social dedicate alla musica quali 4chan, SoundCloud, Bandcamp e Tumblr.
Personalmente, ho scoperto questo ritorno futuristico agli anni 80 mediante vari youtuber, che usano le tracce come sottofondo dei loro video (specie se orientati in Giappone o in Oriente), essendo spesso musica libera e non protetta da copyright.
Alcuni pezzi di spicco Vaporwave:
- Far Side Virtual (intero album), anno 2011 del musicista James Ferraro,
- Eccojams Vol. 1 (intero album), anno 2010 di Oneohtrix Point Never (Daniel Lopatin),
- 新しい日の誕生 (intero album), del gennaio 2015 dei 2814,
- MACINTOSH PLUS – リサフランク420現代のコンピュー (brano)
- I Got Chills チルファクター23 [VaporWave] (brano)
Alcuni pezzi di spicco Future Funk:
- Welcome To Aloe Island – Aloe Island Posse
- Days of Future Funk – Agrume (richiama un po’ di Daft Punk)
- Apartment – Android