Ilha do Sal, o Isola di Sal che significa Isola del Sale, è un’isola dell’arcipelago di Capo Verde, sita nel cuore dell’Oceano Atlantico (tra parte settentrionale e meridionale), pane per surfisti, wind surfisti e kite surfisti.
Dista a poche ore di volo dalla capitale del Senegal, Dakar, nell’Africa Occidentale.
È un’isola piuttosto piccolina; ha una estensione di circa 216km² ed è prettamente piatta, eccetto che per alcune zone più a nord (come il Monte Grande, il punto più alto di Sal, di circa 400mt).
I luoghi più popolosi, fondamentalmente, sono due: Santa Maria (zona a sud, puramente turistica) ed Espargos (capitale dell’Isola).
Qualche Informazione Pratica
La moneta locale è l’escudo capoverdiano (CVE) ma viene accettato anche l’euro o un mix fra i due: alcuni locali fanno il cambio 100CVE=1€ mentre altri, in percentuale minore, fanno il cambio corretto (100CVE=0,91€).
Difficilmente vengono accettate le carte su circuito MasterCard mentre quelle su circuito Visa non hanno alcun problema.

La lingua ufficiale è il portoghese, nonostante sia molto diffuso anche il creolo capoverdiano (una sorta di misto tra portoghese ed africano).
Poiché il turismo, specie quello Italiano, è molto ingente, in molti locali parlano anche l’Italiano.
Per muoversi all’interno della zona si possono usare i Taxi (da/per l’Aeroporto – 20km – con costo 15€ di giorno/20€ di notte) oppure, per i collegamenti tra Santa Maria – Espargos – Palmeira, l’aluguer.
Solitamente gli aluguer si mettono in fila sul bordo della strada dei vari punti di partenza, affinché si riempia sempre il primo in testa (che sarà il primo a partire).
Da Santa Maria ad Espargos la corsa (di andata) costa 100CVE (meno di 1€), mentre da Espargos a Palmeira la corsa (di andata) costa 50CVE (meno di 0.50€). L’aluguer, solitamente, transita di giorno fino alle 22 di sera/fin tanto che ci sono persone disposte a prenderlo.

Un po’ di Storia
La leggenda narra che l’isola fu scoperta il 3 Dicembre del 1460 e, per via dell’assenza di rilievi, fu chiamata Llana (che significa “piatto”, nel senso di privo di alture).
Il nome fu modificato successivamente, in “Sal”, quando furono scoperte due saline (Pedra de Lume e Santa Maria), le quali divennero preziose per lo sviluppo dell’isola verso la fine del 1700.
Per i primi tre secoli, dopo la sua scoperta, i suoi abitanti erano distribuiti sparsamente: basti pensare che nel 1720, nella cittadina di Palmeira (a pochi passi ad ovest da Espargos), vi era solo un piccolo villaggio di pescatori.
Nella fine dell’estate 2015 l’Uragano Fred colpì l’Isola e distrusse case, strutture turistiche e navi.
Sal ed il rapporto con l’Italia
Nel 1939 l’Italia, sotto il Governo di Mussolini, iniziò a costruire l’unico aeroporto dell’isola (Amílcar Cabral), per accogliere voli internazionali dall’Europa e dal Sud America ma, durante la seconda guerra mondiale, i lavori furono interrotti. I portoghesi acquistarono l’aeroporto e lo terminarono nel 1949, il quale è tutt’ora funzionante.
Santa Maria
Nel 1830 Manuel António Martins, uomo d’affari di origini Portoghesi e governatore di Capo Verde e della Guinea-Bissau nel 1834-1835, fondò Santa Maria: cominciò come villaggio a sud dell’Isola, fondato per la produzione di sale.
Santa Maria, dal 1830 per più di cinquant’anni, sfornò ben 30 tonnellate di sale ogni anno, le quali venivano esportate in Brasile.
L’esportazione fu fermata nel 1887 a causa di un’alta tassa imposta dal Brasile sul sale.
A causa di ciò, la cittadina subì una crisi che durò fino al 1920, anno nel quale un investitore Portoghese riprese la produzione di sale.
Nel 1967 un investitore Belga aprì il primo resort hotel, il Morabeza, e diede il via al turismo di Santa Maria (risorsa attualmente essenziale per la sopravvivenza della zona).

Espargos
Espargos (dal portoghese, “asparagi”) è la capitale, nonché centro commerciale e municipale, dell’intera Isola di Sal.
Lo sviluppo della città è dovuto grazie alla nascita dell’Aeroporto Internazionale Cabral del 1939, a pochi passi di distanza.
Con il completamento dei lavori dell’aerodromo, furono costruite le prime casette in alcune aree adiacenti.
Dal 2010 Espargos è passata da cittadina (con poco più di 5 000 abitanti, dagli anni ’90-2000) a città (con più di 17 000 abitanti dal 2010).

La capitale di Sal è circondata da alcuni rilievi, tra cui il Monte Grande ed il Monte Curral di 109 metri. È fulcro di escursioni del territorio ed è meno turistica di Santa Maria.
Essendo, appunto, meno turistica, vi si può assaporare l’aria locale, i colori, lo stile di vita semplice e quotidiano dei suoi abitanti che ormai noi, cittadini Europei, abbiamo smarrito da un po’ (con tutti i suoi pro e contro).

Esplorazioni
La vita nell’Isola di Sal è principalmente quella di mare; Santa Maria ruota attorno ad un viale principale (Rua 1 de Junho), Espargos la si può girare a piedi in mezza giornata e Palmeira si vede in una manciata di ore (sempre a piedi).
Cose da Fare all’Isola di Sal
La maggior parte delle giornate le si passano in spiaggia o facendo qualche escursione: giro dell’Isola in pickup (visitando le Saline, la Shark Bay e Buracona) con pranzo ad Espargos, giro in bici (mountain bike, elettrica o normale) oppure facendo surf, wind surf, kite surf, moto d’acqua, giro a cavallo o con il quad sulla spiaggia e poco più.

Certo, se siete visibilmente turisti (cioè chiari di pelle), allora dovrete trascorrere la maggior parte del tempo a declinare inviti da parte di artisti Senegalesi; vi vorranno nei loro negozi per vendervi tutti le stesse cose (quadri di sabbia, bibelot di legno, quadri e ceste fatte con le foglie delle piante di banane) e sì, vi fermeranno ogni 100mt.
Cose da fare a Santa Maria
La spiaggia più bella è di certo quella di Ponta Preta (a 2km da Santa Maria, €5 in Taxi), caratterizzata da sabbia dorata, una duna, onde alte metri (specie d’inverno) ed acqua color eccessivamente cristallina.

Dopo aver fatto il giro in aluguer (Santa Maria-Espargos-Palmeira), consiglio di visitare il mercado municipal (vicino alla spiaggia di Ponta Leme – dove si trova il locale Angulo -) ed il Molo (specie al mattino, con il mercato del pesce ed i pescatori live).
Per accontentare il portafoglio, consiglio alcuni negozietti locali (come il Mercadinho do Sabão o L’Alambic) e fermarvi a mangiare in ristorantini tipici (da Cam’s, per esempio).

Un pescatore al Santa Maria Pier
Altra escursione molto attraente, che consiglio a grandi e piccini, è di certo la “Turtle Watching”: nelle serate estive (da giugno/luglio a settembre/ottobre), dopo le 20, ci sono dei ritrovi organizzati che vi accompagneranno, tramite dei pickup, nelle spiagge meno affollate (attraversando il deserto) per vedere la deposizione delle uova delle tartarughe.
È un’esperienza mistica; un po’ per la sventolata che si prende quando si è seduti nella parte posteriore esterna dei pickup (fantastico!) ed un po’ nel vedere le tartarughe marine che, dopo aver deposto le uova nella sabbia, tornano in mare come se nulla fosse.

La Vita al di Fuori dei Resort
Santa Maria è piena di Resort più o meno lussuosi, vicino al centro, dotati di ogni comfort ed a pochi passi dalla spiaggia.
Nonostante ciò non mancano di certo appartamenti e B&B caratteristici, a prezzi inferiori, vicini a ristoranti, market ed oceano.
Nelle giornate di caldo è facile imbattersi in nuvole di mosquitos, nel terrazzo della propria camera o ricevere ospiti inattesi (insetti innocui come la cucaracha americana, di qualche centimetro).
L’Isola di Sal è piuttosto sicura, è normale vedere bambini giocare per strada e persone passeggiare da sole, sia di giorno che di notte.
Le strade sono tranquille; si possono vedere cani appollaiati ovunque, alla ricerca di coccole o relax.

L’unica nota dolente è di certo il viale principale, il viale acchiappa turisti: è facile imbattersi in venditori che vogliono farvi acquistare souvenir di origine Africana o che ti portano al Mercato, dicendo che è l’ultimo giorno di promozione, bambini che ti chiedono del cibo o un gelato e persone che ti portano al Reggae Bar intortandoti con storie (in)credibili.
Malgrado ciò, vige il divertimento (sia in spiaggia che nelle strade), la spensieratezza e la musica.

L’Acqua e Precauzioni
Prima di partire: non vi sono particolari vaccinazioni raccomandate da fare (eccetto per chi è stato in paesi soggetti a febbre gialla).
L’unica precauzione che consiglio di darvi è quella di fare attenzione all’acqua che bevete; vi sconsiglio l’acqua del rubinetto, in quanto priva di sali e differente dalla nostra (sia come consistenza che come odore).
Nei mini market potrete trovare boccioni di acqua da 5L a 160CVE (meno di €1.50).
Non vi sono visti particolari se non una tassa di sicurezza aeroportuale indotta dallo Stato di Capo Verde, dal 1 Gennaio 2019, di €31, per ciascun passeggero (la si può acquistare o inoltrare la domanda – e pagare all’arrivo – qui).
Chiaramente, essendo in uno stato differente dall’Unione Europea, serve il Passaporto per entrare.

Note Particolari
Consiglio Sal per chi ha voglia di andare in vacanza, farsi dei giorni di mare e godersi un po’ di relax.
Sebbene le ore di volo dall’Italia (con partenze da Milano Malpensa e Roma Fiumicino) siano 5/6, ciò che vi lascerà nel cuore sarà impareggiabile.