Porto è una cittadina ridente del Portogallo, cittadina si fa per dire!
Sebbene uno possa immaginare sia la capitale, per via dalla somiglianza con il nome Portogallo, non lo è affatto ma le sembianze sono ci sarebbero.
Similmente a Lisbona e nonostante gli anni passati, il suo fascino è rimasto intatto, trasudando da ogni angolo della città le caratteristiche di un tempo.

Il nome Porto denota proprio il significato stesso della parola ‘porto‘.
La dizione Oporto è diffusa in spagnolo, inglese ed italiano, anche se le ultime due lingue hanno ormai adottato il termine portoghese Porto.
La ‘O‘ di Oporto denota l’articolo determinativo ‘il‘, seguito da porto: Il Porto.
Nonostante in portoghese si elide la O davanti a Porto, nel parlato compare sempre: “a cidade do Porto” che sta a significare “la città del Porto”, “o Porto è uma cidade maravilhosa” ossia “il Porto è una città meravigliosa”.
Il Portogallo, si sa, è coloratissimo e si contraddistingue per le sue mille mattonelle coloratissime, inserite nelle facciate degli edifici, oltre che dal clima: piovoso in autunno nella parte nord in estate ventilato, mentre al sud è più mediterraneo, arido e con folate di aria calda.
A soli 13km dall’aeroporto, Porto vanta di ben un milione e settecento mila abitanti, comprendendo anche Vila Nova de Gaia – oltre il ponte principale Luís I, e la lingua più diffusa è di certo il portoghese. Viene compreso molto bene anche l’inglese (raro che non vi capiscano, se parlate inglese) e la moneta è l’euro.
Si trova sulla sponda settentrionale del fiume Douro (o Duero), lungo oltre 800km, poco distante dall’Oceano Atlantico, e la sua area cittadina vanta di un fantastico servizio pubblico metropolitano che collega il centro città con l’Aeroporto e viceversa.
Porto è la terza città metropolitana più popolata del paese ed è soprannominata “A capital do norte” (la capitale del nord), essendo la città più industrializzata del paese: è proprio da Porto che deriva il nome stesso Portogallo ed il Vinho do Porto.
Il Vinho do Porto è famoso in tutto il mondo, creato grazie alle viti e all’uva coltivate nella valle del Duero, che a metà del XVII secolo ha iniziato ad essere esportato in tutto il mondo via marittima.
Attualmente, ci sono ancora numerose aziende vinicole; Sandeman, Porto Cruz, Taylor’s, Kopke, Calem, Ferreira e Graham’s sono solo alcune delle aziende che hanno una sede sulle sponde del fiume: molte di queste non sono state fondate a Porto ma è da lì che nasce la loro versione del Porto, Ruby Porto, Tawny Porto, White Porto, Reserva, Late Porto e chi più ne ha ne metta!

Parlare di Porto e Lisbona è un po’ come paragonare Roma, per il primo, e Milano, per il secondo, malgrado le opposizioni geografiche; le persone del posto sono molto calorose e pronte ad aiutare il prossimo, mostrando un atteggiamento propositivo, a differenza di Lisbona, nella quale si pensa più al “business” e l’atteggiamento è più freddo e distaccato (questa cosa ce l’ha confermata anche il tassista che ci ha accompagnati fino al nostro alloggio).

Come Spostarsi
Porto è anche conosciuta come la “Città dei Ponti”; il primo ponte venne costruito il 29 marzo 1806 e fu un ponte di barche, Ponte das Barcas, il quale crollò a causa del troppo peso della popolazione, la quale cercò di attraversarlo per sfuggire dalle truppe Napoleoniche, durante la Guerra Peninsulare.
Dopo circa 40 anni, venne sostituito con un ponte sospeso, del quale rimasero solo i piloni, Ponte D. Maria II, anche noto come Ponte Pênsil (il nome è dato dal fatto che era sospeso).
Alla fine del 1800 anche il Ponte Pensile venne rimpiazziato con due ponti attualmente agibili: Maria Pia (1877 data di fine costruzione) e Ponte Luís I (in ferro, ideato da un discepolo di Eiffel, del 2003).
Vennero poi costruiti altri ponti, per passare dalla parte nord alla parte sud della città attraversando il Duero, tra cui il Ponte do Infante del 2003.
Il Ponte do Infante ha 4 corsie, due andata e due ritorno, molto larghe, e due marciapiedi, uno per lato.
Il ponte in ferro Luís I, assai scenografico, è percorribile a piedi sia sopra che sotto; nella parte sotto v’è la circolazione delle auto e bus, a doppia corsia, mentre la parte sopra è dedicata alla metropolitana, entrambe hanno il doppio passaggio pedonale. È spettacolare vedere questo trenino che passa, la sera, con i colori del tramonto e le prime luci che si accendono.
Come vi dicevo, nonostante si possa pensare il contrario, Porto ha una fitta rete di collegamenti interni sia per autobus che metropolitana: il primo non l’ho mai preso mentre il secondo sì; come ripeto, dall’aeroporto al centro città, in mezz’ora, si raggiunge senza problemi (al costo di 1,95€ – più 0,60€ per la prima tessera ricaricabile Andante). Se preferite spostarvi con mezzi più “prestigiosi”, ci sono numerosi Taxi in città (generalmente mercedes berlina), riconoscibili dal color crema piuttosto che nero e verde menta.
Il tram, più tipico a Lisbona, gira per il centro città.
Per il treno, vi consiglio di controllare il sito ufficiale Comboios de Portugal, nel quale troverete orari e prezzi dei vari treni.

Dove Dormire
Dormire a Porto dipende, come in molte città, dal budget che uno ha: ci sono svariate sistemazioni, dagli ostelli agli hotel, alle case e, per finire, gli appartamenti.
I metodi che, a noi, ci sono convenuti di più sono stati proprio gli appartamenti: una volta abbiamo alloggiato un po’ fuori dal centro (a dieci minuti circa dalla stazione metropolitana) mentre, la seconda volta, abbiamo dormito in un monolocale proprio in centro.
Dormire in centro è tutta un’altra storia, specie se si preferisce tornare nella propria dimora con le proprie gambe, piuttosto che prendere i mezzi pubblici; là ci sono dei dislivelli importanti del terreno e, spesso, raggiungere casa sembra pressoché infinita. Inoltre, stare in centro ti permette di uscire la sera senza problemi, per una passeggiata, un caffè o un gelato!
Il metodo più economico per soggiornare a Porto va da periodo a periodo; in autunno, per due persone, l’appartamento è l’ideale, perché è più grande di una camera d’hotel (che si trova a pari prezzo o più) e si ha anche la cucina.
Se siete interessati, vi consiglio di controllare AirBnb e Booking, prima di partire, selezionare le date e visualizzare una carrellata di alloggi.
Altrimenti, in centro ci sono molte catene di Hotel, come l’Ibis Hotel, sito vicino a supermercati, bar, fermate di mezzi pubblici e ristoranti.

Cosa Mangiare
Andare in Portogallo senza mangiare o assaggiare pesce è come andare in Grecia e non prendersi un bel piatto di insalata, andare in Campania e non prendersi una bella pizza con la mozzarella di bufala o in Giappone e non mangiare il sushi. Insomma, avete capito.
Molti cibi sono a base di pesce mentre altri sono a base di uova, specie i dolci, o carne.
Per quanto riguarda i dolci, vi consiglio di assaggiare i Pasteís de Nata, se ancora non li avete assaggiati, nonostante siano originari di Belem, vicino Lisbona. Sono delle pastine di pasta sfoglia con una crema cotta in forno ed una spruzzata di cannella.
Se siete una buona forchetta e vi piacciono le cose forti, la francesinha fa al caso vostro… Credo!
Per l’aperitivo, le tapas affiancate ad un buon calice di vino locale sono un ottimo rinfresco sfizioso.
Il pesce che vi consiglio di provare è il baccalà, eventualmente potete provarlo con delle polpettine fritte di baccalà, gamberi, polpo, salmone etc.
Se avete la possibilità di stare in appartamento, prendetevi al super (Pingo Doce è una garanzia, oppure il Lidl) il queijo fresco; è della mozzarella/formaggio fresco, disponibile nel banco frigo, molto morbido e molto dolce (anche il latte è molto dolce). È venduto in scatolette, con pellicola trasparente, ed è bianco di forma cilindrica (costa all’incirca 1€, quello grande).

Cosa porterò nel mio cuore di Porto
Lo ammetto, senza tanti giri di parole; mi sono letteralmente innamorata di Porto. Non sarei qui a raccontarvi tutto ciò, altrimenti.
Ciò che più mi porterò nel cuore sono i colori spettacolari, uniti a viste strepitose del paesaggio: si riescono a fare certe foto al tramonto che.. non servono parole.
Mi sono piaciute le persone, la loro allegria ed i loro sorrisi, nonostante ti parlassero sapendo che non avresti capito nulla, la gentilezza e la cordialità; persino al supermercato riescono ad essere gentili!
Mi porterò nel cuore il McDonald’s ed i suoi prezzi stracciatissimi, assieme ad i suoi McFlurry Oreo mangiati in quantità industriali.
Le salite e le vie infinite per raggiungere uno degli appartamenti dove abbiamo alloggiato, poco fuori dal centro e le foto accanto alle mattonelle.
Non scorderò mai il sapore del primo, fragrante, Pasteís de Nata, che ci ha offerto la signora Lucinda: squisito!
Non mi dimenticherò mai, mai, quegli strambi personaggi che cantavano fuori da Casa Guedes, tra un bicchiere e l’altro; mentre gli stavo scattando una foto, malgrado non mi conoscessero, mi hanno chiamata e mi hanno fatta sedere nelle loro gambe per cantare con loro una canzone portoghese (non mi è dato sapere di cosa trattasse), so solo che una ragazza era lì, tranquilla e pacifica da sola che mangiava il panino,, se la rideva mentre mi filmava.. Ed io non capivo niente, niente di niente!
Este é o espírito do Porto.




